Presentazione

Hansel e Gretel è forse la più pura delle fiabe iniziatiche. Passata quasi indenne alla riscrittura dei Grimm. Fiaba in cui il destino si schiude ineluttabile, gioco rituale di passaggio.

Ogni gesto è quasi un archetipo, ogni frase un proverbio.

Lo spazio scenico è stato pensato per agevolare fisicamente l’adesione e la partecipazione degli spettatori che, come testimoni, siedono ai due lati della scena.

Li separa un lungo sentiero di ferro e ruggine che connette i due poli tragici della fiaba: la casa di legno e quella di marzapane.  Vero inferno e finto paradiso. I due fratelli cercano il nostro sguardo tra la folla eppure, nonostante la prossimità, è come se ci attraversassero.

Dal canto nostro, se allungassimo la mano per toccarli… ci scotteremmo.

Hansel e Gretel è una storia di fede e di amore. Storia di coraggio, non di azioni eroiche o gesta epiche, il coraggio di accogliere il destino e provare a esserlo fino in fondo. Solo così, senza compromessi, accade la trasformazione, quel rovesciamento cui tutti aneliamo e che richiede un rischio altissimo: la vita per la vita. Solo l’esperienza della perdita e l’attraversamento della paura che essa comporta ci schiude la soglia della salvezza che altro non è che un ritrovarsi.

PREMIO EOLO 2016 ALLA MIGLIORE NOVITA’ DI TEATRO RAGAZZI

Crediti

Di | Alessandro Serra

Con | Chiara MicheliniMaria Magdolna Johannes, Michael UntertrifallerRodrigo ScaggianteLorenzo Friso

Regia, scene, luci, costumi | Alessandro Serra

Produzione | Accademia Arte della Diversità – Teatro la Ribalta

Co-produzione | Compagnia Teatropersona, Accademia Perduta Romagna Teatri

 

Immagini